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SEO: Google potrebbe rimuovere gli URL dai risultati di ricerca

SEO: Google potrebbe rimuovere gli URL dai risultati di ricerca

Di recente degli utenti Android si sono accorti di uno strano cambiamento effettuato da Google nelle pagine dei risultati di ricerca: non includono più gli URL.

Invece, le pagine adesso mostrano solo un titolo, un’anteprima di un’immagine del sito e una fascetta pubblicitaria.

Non è ancora chiaro se Google sta semplicemente effettuando dei test o sta implementando un vero e proprio cambiamento. Tuttavia è difficile capire l’utilità di questi cambiamenti, se non un’interfaccia più pulita e minimale.

Il colosso americano sembra inoltre che stia sperimentando degli altri modi per mostrare gli URL e le icone delle AMP (Accelerated Mobile Pages).

 

ng google seo url

 

Le AMP rappresentano un protocollo web in grado di velocizzare la navigazione da mobile attraverso un layout grafico più snello e studiato appositamente per alleggerire il traffico dati, sviluppato da Google e appoggiato da molte realtà tecnologiche e giornalistiche.

AMP è uno strumento che permette di accedere più facilmente e rapidamente ai contenuti da smartphone. Ci riesce attraverso particolari codici che caricano in media le pagine quattro volte più velocemente, usando fino 10 volte meno dati, aspetto che permette un notevole risparmio sui piani tariffari degli utenti.

Nel concreto il sistema funziona così. Quando si cercano informazioni su una notizia popolare in Google, il motore proporrà un apposito carosello dedicato alla stessa, che aiuterà gli utenti a trovare i contenuti di loro interesse, sviluppati in AMP.

In sostanza i contenuti “accelerati” verranno messi in evidenza con un’apposita etichetta. Per Google, se oggi una notizia ci mette troppo tempo per arrivare al lettore il rischio è di perderlo. In effetti abbiamo sempre più stimoli ed alternative diverse. Se una pagina si carica lentamente è probabile che cercheremo la notizia altrove, o che magari la nostra attenzione venga catturata da tutt’altro.

Da tempo i SEO Specialist sono a conoscenza del fatto che Google privilegi i contenuti formattati con queste modalità perché garantiscono, sostanzialmente, universalità di fruizione anche per chi non dispone di sufficiente banda o possibilità ad accedere a una connessione veloce: una pagina in formato AMP può pesare anche 10 volte meno di una formattata comunemente.

Questi cambiamenti non sono stati molto apprezzati dagli utenti, in quanto è diventato più difficile capire a quale sito si verrà indirizzati una volta che si è selezionato il risultato.

Se queste modifiche saranno definitive, molti webmaster perderanno del traffico da parte di tutte quelle persone che cercavano proprio il loro sito.

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